VIAGGIO NELLA STORIA 5
Le vie del paesaggio - parte seconda
giovedì 19 maggio - 20.30
Eccoci arrivati all'ultima puntata, prima della pausa estiva, dedicata alla storia della Fotografia. Conduttore della serata sarà Floriano Menapace che, con la consueta ricchezza di spunti, aneddoti e notazioni storiche, concluderà (per ora) l'introduzione alla storia della fotografia di paesaggio. Non mancate di partecipare!!!
La rappresentazione meditata del paesaggio
La cultura fotografica riflette su se stessa e cerca una mediazione fra le esigenze di documentazione e la riscoperta di temi che tengano conto della cultura visiva e artistica del proprio tempo. I significati si sovrappongono alle immagini, queste ultime suggeriscono collegamenti, richiamano, con autonomia, una propria poetica, offrono stati visivi emozionali.
Questi temi erano dibattuti già negli anni Trenta, ma sarà nel secondo dopoguerra che verranno definite le estetiche sulle quali articolare l’azione fotografica. Quelle formulazioni hanno creato vere e proprie correnti fotografiche talune ancora vive. Anche l’Italia partecipa, seppure marginalmente, a questa rinascita, ma risente di un forte provincialismo.
Una fotografia meditata, filtrata attraverso conoscenze che vanno oltre ad essa, stimoli raccolti al di fuori della tradizione visiva consolidata che pone le basi di un possibile salto di qualità della fotografia, verso una coscienza colta che superi i romanticismi e i deliri di onnipotenza, dove la citazione, il richiamo, siano fonte di nuove sperimentazioni.
“…per esprimere davanti ai singoli paesaggi una precisa consapevolezza il fotografo paesaggista dovrebbe avvalersi di un vasto sapere […] ponendolo al servizio delle sue specifiche conoscenze tecniche ed estetiche…” (Diego Mormorio, I paesaggi del ‘900, 1999).
“Chiunque si ponga di illustrare il caos in cui siamo immersi con delle fotografie facilmente leggibili ne dà automaticamente un giudizio personale […] le fotografie sono convincenti solo se il loro autore osserva con occhio attento la realtà, ma le fotografie devono in qualche modo spingersi oltre la realtà.”. ( Robert Adams, La bellezza in fotografia, saggi in difesa dei valori tradizionali, 1995).