Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
DAL PRIMO DOPOGUERRA AL NEOREALISMO.
Paul-Strand-1916Una fotografia porta sulla sua superficie sensibile quanto era davanti all'obiettivo della macchina, per quel dato quantitativo di luce, per quella frazione di tempo, per le intenzioni estetiche del fotografo e per catturare visivamente una memoria imperitura del soggetto. La fotografia non dà giudizi, siamo noi che li cerchiamo in quella frazione di mondo raffigurato sulla sua superficie. La pittura trova nella fotografia la tecnica che la dispensa dal dover riprodurre la realtà, confinandola, secondo la cultura del Diciannovesimo secolo, in un ruolo subalterno, meccanico. Da qui nasce l’esigenza di dimostrare la valenza del mezzo fotografico come forma espressiva, non solo nei tagli visivi, ma soprattutto nello sviluppo di tecniche chiamate pittorialiste, che proponevano, sulla falsariga dell’arte incisoria, la litografia soprattutto, una serie di metodi come quelli alla gomma bicromatata, alle polveri di carbone (carbon velour), o con viraggi che intonavano le immagini con colori che le facevano assomigliare alle inchiostrature delle incisioni.
Nella finestra che vi appare inserite i seguenti dati:
utente: socio password: socio2016
Una volta entrati dovrete:
creare la cartella con il vostro nome e cognome, scritto senza spazi intermedi che sostituirete con il trattino -, come in questo esempio Pinco-Pallino
caricare le immagini, una alla volta, fino a completamento
Le immagini dovranno essere preparate anticipatamente secondo i seguenti criteri:
Formato JPG, qualità medio/alta (8 su 10)
Dimensioni: lato lungo 1500 pixel (non importa la risoluzione)
Nome file: Cognome-Nome-01(02, 03, 04, eccetera)
A lavoro completato, nell'arco di un paio di giorni al massimo, verrà confezionata la galleria con tutti i contenuti inviati.
N.B.
La vostra galleria può ospitare anche altri contenuti quali un vostro ritratto, un testo di presentazione riguardante voi stessi, il vostro modo di concepire la fotografia, una racconto dell'esperienza a cui le foto si riferiscono. Insomma, sbizzarritevi ed arricchite la pagina a voi dedicata, come meglio credete. Tenete anche presente che, periodicamente, potrete sostituire le immagini con altre, frutto di un nuovo viaggio, di una nuova ricerca, di un altro approccio tecnico o espressivo. Il mio suggerimento è quello di selezionare le immagini secondo un criterio di omogeneità di contenuto o di stile, piuttosto che confezionare un campionario misto, fatto di 1 fiore + 2 ritratti + 1 cane + 3 tramonti e così via... Ogni galleria ospita uno spazio per i commenti dei visitatori e questo arricchirà il sito (e gli autori) con opinioni e visioni diverse.
Restiamo in attesa dei vostri invii con un mio personale impegno:
al primo socio che socio che invierà il proprio materiale, dedicherò una lettura approfondita delle immagini!
ASTROFOTOGRAFIA 2
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
ASTROFOTOGRAFIA DEL PAESAGGIO Tips and Tricks
Giovedì 10 marzo 2016, alle 20.30 presso la sede del CCF.
Pur non essendo un genere fotografico particolarmente difficile da affrontare, l’Astrofotografia del Paesaggio si distingue per una tecnica di ripresa sostanzialmente differente dall’usuale. Questo secondo incontro sarà dedicato proprio alla divulgazione di quelle nozioni tecniche di base utili per iniziare.
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
Volete capire meglio come si raggiunge l’esposizione corretta di una fotografia? Se desiderate fare chiarezza su un aspetto tecnico fra i più ostici della pratica fotografica, partecipate alla serata di giovedì 25 febbraio, in Vicolo Dallapiccola 8. Adriano Frisanco tratterà l’argomento attraverso dimostrazioni pratiche, spiegazioni teoriche e proiezione di immagini esemplificative. È opportuno che i partecipanti portino con sé la propria fotocamera. A tutti capita, dal dilettante alle prime armi al professionista più esperto, di constatare che l’esposimetro della propria fotocamera sbaglia,con una certa frequenza, a misurare la luce proveniente dalla scena che stiamo fotografando provocando un più o meno marcato errore, in sovra o sotto esposizione.
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
Si è svolta ieri sera, 17 febbraio, la seconda serata dedicata alla Storia della Fotografia, condotta da Floriano Menapace. Condivido pienamente la sua visione della fotografia e del fare fotografia come il prodotto della propria cultura e della visione del mondo che ognuno di noi costruisce nel tempo, attraverso le vicende esistenziali, l'apprendimento scolastico, i rapporti sociali, la coltivazione dei propri interessi, il proprio mondo immaginario ed emotivo.
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
Conservare le “foto nel cassetto”
Dopo aver scoperto nel fatidico cassetto un po' di foto ci si pone un piccolo quesito: cosa fare per conservarle meglio, cercare di dare loro un nome, salvarle per lasciare una memoria? Nel cassetto abbiamo ritrovato qualche album, delle buste di carta, delle foto montate su cartoncino, dei fogli piegati a teca con dei negativi di vario formato, delle stampe a colori, delle diapositive conservate sotto vetro, ma la maggioranza sono montate in telaietti di cartoncino e di plastica. Il cassetto ha funzionato da contenitore inconsapevole dei danni che la sua struttura di legno, di vinile, truciolare rivestito di formica, ha potuto arrecare alle superfici sensibile delle foto.
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
Mercoledì 17 febbraio 2016 presso la sede del CCF, con inizio alle 20.30, si svolgerà la seconda serata dedicata alla storia della fotografia. qui di seguito la nota di Floriano Menapace che condurrà l'incontro.
C'era una volta la fotografia - Dalle origini alla prima Guerra Mondiale.
C'era una volta la fotografia... La storia racconta che un ufficiale dell'esercito francese Nicéphore Niépce, assieme al fratello Claude, sperimentarono nel 1826 - 27, ottenendo dei risultati interessanti, la fissazione di una immagine ottica su una lastrina di peltro. Ma la nascita ufficiale della fotografia è del 1839 con il brevetto di Louis J. M. Daguerre quando questa venne presentata al parlamento francese dallo scienziato Francois Arago.
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
Contributo di FLORIANO MENAPACE
Anche la Fotografia ha una sua Storia, i suoi patriarchi, eroi, geni e santi. Ci sono alcuni aspetti che riguardano la fotografia che vanno oltre a quelli della sua evoluzione tecnica individuabili sommariamente in culturali, sociali, economici, estetici… Una storia da non confondere con la solita cronologia di tipo scolastico, ma fatta di immagini considerate di volta in volta, dagli studiosi fino al semplice fotoamatore, motivo di passione, curiosità, divertimento, benessere, denuncia, documentazione, esibizione, narcisismo, ... Ma la storia è anche da considerare maestra di vita e pertanto fonte di informazione, di spunto, di confronto, storia come materia alla quale ispirarsi, portatrice di esempi da seguire, senza l'imbarazzo di sentirsi dire che si copia spudoratamente. Piuttosto è da prendere questa possibilità come punto di partenza per tentativi ed esperimenti con i quali, piano piano, pervenire ad una proposta personale che usa, magari, le tecniche antiche come modello a cui aspirare, o quelle contemporanee, limitando il risultato della ripresa a minimi e essenziali ritocchi. Poi c'è anche la necessità di arricchire il proprio bagaglio con la conoscenza delle opere dei maestri, dei libri che hanno pubblicato, siano quelli pieni di foto, o quelli solamente teorici; vero sale del sapere fotografico sono, le loro biografie, interviste, esperienze, capire il loro stile. Le mostre da visitare, il guardare direttamente, dal vivo le opere in modo da produrre riferimenti diretti per noi che viviamo in un mondo virtuale e troppo spesso fittizio. L'esperienza dovrebbe maturarsi sul campo con l'occhio attento all'insieme di tanti elementi, dall'infinito al sublime, ma anche con attenzione alle cose minime, indicatrici di culture perdute, assieme a fotografi esperti, persone che sanno, oltre alla meccanicità del vedere, guardare consapevolmente la realtà, ricavarne stimoli visivi che possano andare oltre il sorprendente, il simpatico, il lezioso, ma sappiano entrare anche in mondi apparentemente vuoti, disadorni, silenziosi, polverosi, umbratili, misteriosi, ermetici, spaventosi, i “non-luoghi”. In queste esperienze c'è una totale partecipazione fisica, psichica e culturale. Dopo aver premuto il pulsante di scatto esce la prova di quanto siamo in grado di dire consapevolmente con le nostre immagini. La fotografia dunque è anche mezzo per misurarci, per valutare lo stato del nostro guardare, ma anche la profondità delle nostre esperienze. Come ricordava in un suo scritto Robert Adams: “Il metodo di lavoro che sembra funzionare meglio è andare nel paesaggio che ti fa più paura e fotografare fino a che non sei più intimorito". (Robert Adams, Two Landascapes, 1994).
ASTROFOTOGRAFIA
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Attività.
Giovedì 11 febbraio, dalle 20.30 alle 22.30, appuntamento per una serata divulgativa dedicata alla fotografia del cielo e del paesaggio notturno! Sarà la prima di una serie di iniziative riguardanti l'affascinante mondo della fotografia astronomica, tenuta da Gianni Pasquali.
Scritto da Adriano Frisanco il . Pubblicato in Glossario.
Quando osserviamo le cose con i nostri occhi le vediamo sempre nitide, che siano lontane o vicine (difetti di vista a parte, s’intende). Se stiamo leggendo un libro, tenendolo a una trentina di centimetri da noi, riusciamo a distinguere perfettamente i caratteri stampati. Se spostiamo lo sguardo verso la persona che, a qualche passo da noi, ci ha rivolto la parola, la vediamo perfettamente nitida e se quella persona ci indica il profilo delle montagne sullo sfondo, lontane qualche chilometro, a noi appariranno ugualmente nitide.